Cari genitori,
forse questa mia vi sorprenderà alquanto.
Non è usuale, infatti, che un insegnante scriva ai genitori dei propri allievi, se non per rammaricarsi per il rendimento insufficiente o per la disciplina. Né l'una né l'altra cosa, saranno oggetto di queste righe.
Desideravo semplicemente raccontarvi quanto sia stato importante per noi l'anno fin qui trascorso.
Lo studio più o meno fedele o fruttuoso, le ore di lezione a scuola, la giornata a Milazzo con cui abbiamo iniziato l'anno, la colletta alimentare, i pomeriggi danteschi, il dona cibo, l'esperienza con gli anziani a Colle Reale, tutto ha concorso a instaurare un rapporto tra me e i vostri figli, un rapporto educativo che introduce me e loro alla realtà.
Siamo cresciuti nell'attenzione al bisogno dell'altro e verso le nostre persone.
I ragazzi stanno maturando la coscienza che la realtà è carica di un 'ipotesi positiva, cominciano a guardare al loro domani con speranza, una speranza fondata sull ' esperienza di un presente buono per loro.
Paradossalmente, e noi adulti lo sappiamo bene, la speranza da sola non regge, va alimentata e per esserlo è necessario un lavoro, perché senza la fatica l'impeto della speranza è sempre più fioco, fino a scadere nella rassegnazione e nel fatalismo.
A questo punto giunti, desideravamo condividere con voi questo lavoro, questa fatica, che in questo tempo pasquale non può non passare dalla Croce di Cristo e dal Suo calvario in cui il bisogno vero dell'uomo è definito e valorizzato.
Per questo Vi invitiamo a vivere con noi l'esperienza della Via Crucis, memoria del sacrificio di Cristo, che celebreremo Martedì 7 Aprile alle 19,45 presso l'Istituto della suore del Divino Zelo, Annunziata alta (ingresso lato San Licandro).
Colgo l'occasione per porgervi gli auguri di una Pasqua gioiosa nella certezza che Cristo è veramente Risorto.
Prof.ssa Serenella Scuto