14 MAGGIO: LANCIO DEL RAZZO ARIANE COL SATELLITE PLANCK
Se quel missile potesse prendere coscienza di sé , cosa direbbe?
"Sono tutto fatto per raggiungere il cielo, per assestarmi nell'orbita prestabilita.
La spinta che ho dentro viene da chi mi ha progettato e poi costruito e mi fa puntare diritto allo scopo".
Provate a pensare: 17 anni ci sono voluti per costruire quel missile con dentro due satelliti per misurare delle differenze impercettibili di temperatura, per fotografare l'universo quando era bambino. Quanto lavoro, quanto studio, quanti secoli per arrivare a questo!
E io? E io che sono? Di che cosa sono fatto? Da dove sorge il mio io? Dove punta?
Quel missile è il nostro cuore. Anzi, "la natura mi mette dentro una spinta assai più potente che non quella di un missile, una spinta così radicale che mi costituisce" Senso Religioso p.81
"Mi accorgo, allora, che la mia origine è come un seme di potente dinamismo che non mi lascia tregua e mi spinge verso un termine ignoto, verso una sponda che sta al di là di tutto quel che vedo, che sta al di là di tutto quel che tocco, che sta al di là di tutto quel che faccio; qualcosa che sta al di là di tutto, che non può essere uniformato al tutto, ma che è assolutamente diverso da tutto. Tanto è vero che questa aspirazione alla bontà, alla giustizia, alla felicita, è ciò che rende l'uomo così diverso da tutto. " Autocoscienza del cosmo p.99s
Una madre, che sia un minimo riflessiva, di fronte al figlio appena nato oltre allo stupore per quel dono non può non pensare: ecco se ne sta andando, è fatto per staccarsi da me.
"... uno nasce dal ventre di sua madre per uscire e andar lontano, lontano, anche sulla luna." Affezione e dimora p.333
Questo seme è pieno di desideri, è pieno di desiderio. Ma non basta dire così!
Siamo costretti a dire che il seme ci spinge verso qualcosa che realizza questi desideri. E' una spinta assolutamente più potente di quella di qualunque razzo!
Il missile non è cosciente, è l'occhio e la mano di chi l'ha progettato, di Marco Bersanelli insieme a tanti altri scienziati e costruttori. Invece l'uomo può esserlo: c'è un punto nella sua struttura che prevede questa possibilità.
C'è una spinta potentissima e vertiginosa ad accorgermi di questa struttura, a farmi prendere coscienza della mia origine e del mio destino e ad usare di tutti i mezzi che ho a disposizione per centrare questo obiettivo. E' l'avventura della scoperta di quell'universo che sono io stesso.
In questi giorni ci lanceremo in questa avventura, alla scoperta di queste cose. C'è o non c'è questo cuore? C'è o non c'è la risposta? Il solo fatto di essere qui è già una prova. Se la natura mi mette dentro una spinta così perché deve essere considerata una meta così impossibile dal rendere inutile il parlarne e addirittura il viverla? Perciò aiutiamoci a questa lealtà con noi stessi!
"Sono tutto fatto per raggiungere il cielo, per assestarmi nell'orbita prestabilita.
La spinta che ho dentro viene da chi mi ha progettato e poi costruito e mi fa puntare diritto allo scopo".
Provate a pensare: 17 anni ci sono voluti per costruire quel missile con dentro due satelliti per misurare delle differenze impercettibili di temperatura, per fotografare l'universo quando era bambino. Quanto lavoro, quanto studio, quanti secoli per arrivare a questo!
E io? E io che sono? Di che cosa sono fatto? Da dove sorge il mio io? Dove punta?
Quel missile è il nostro cuore. Anzi, "la natura mi mette dentro una spinta assai più potente che non quella di un missile, una spinta così radicale che mi costituisce" Senso Religioso p.81
"Mi accorgo, allora, che la mia origine è come un seme di potente dinamismo che non mi lascia tregua e mi spinge verso un termine ignoto, verso una sponda che sta al di là di tutto quel che vedo, che sta al di là di tutto quel che tocco, che sta al di là di tutto quel che faccio; qualcosa che sta al di là di tutto, che non può essere uniformato al tutto, ma che è assolutamente diverso da tutto. Tanto è vero che questa aspirazione alla bontà, alla giustizia, alla felicita, è ciò che rende l'uomo così diverso da tutto. " Autocoscienza del cosmo p.99s
Una madre, che sia un minimo riflessiva, di fronte al figlio appena nato oltre allo stupore per quel dono non può non pensare: ecco se ne sta andando, è fatto per staccarsi da me.
"... uno nasce dal ventre di sua madre per uscire e andar lontano, lontano, anche sulla luna." Affezione e dimora p.333
Questo seme è pieno di desideri, è pieno di desiderio. Ma non basta dire così!
Siamo costretti a dire che il seme ci spinge verso qualcosa che realizza questi desideri. E' una spinta assolutamente più potente di quella di qualunque razzo!
Il missile non è cosciente, è l'occhio e la mano di chi l'ha progettato, di Marco Bersanelli insieme a tanti altri scienziati e costruttori. Invece l'uomo può esserlo: c'è un punto nella sua struttura che prevede questa possibilità.
C'è una spinta potentissima e vertiginosa ad accorgermi di questa struttura, a farmi prendere coscienza della mia origine e del mio destino e ad usare di tutti i mezzi che ho a disposizione per centrare questo obiettivo. E' l'avventura della scoperta di quell'universo che sono io stesso.
In questi giorni ci lanceremo in questa avventura, alla scoperta di queste cose. C'è o non c'è questo cuore? C'è o non c'è la risposta? Il solo fatto di essere qui è già una prova. Se la natura mi mette dentro una spinta così perché deve essere considerata una meta così impossibile dal rendere inutile il parlarne e addirittura il viverla? Perciò aiutiamoci a questa lealtà con noi stessi!
S.MARTINO DI CASTROZZA 12-18 LUGLIO 2009
GIOVENTU' STUDENTESCA