Ciao a tutti,
Sabato alle 16, in sede, ci incontriamo su uno dei temi più belli di GS: la Caritativa. Leggete il testo seguente e preparatevi all’incontro.
“[…]Quando c'è qualcosa di bello in noi, noi ci sentiamo spinti a comunicarlo agli altri. Quando si vedono altri che stanno peggio di noi, ci sentiamo spinti ad aiutarli in qualcosa di nostro. Tale esigenza è talmente originale, talmente naturale, che è in noi prima ancora che ne siamo coscienti e noi la chiamiamo giustamente legge dell'esistenza. […]
Quanto più noi viviamo questa esigenza e questo dovere, tanto più realizziamo noi stessi; comunicare agli altri ci dà proprio l'esperienza di completare noi stessi. […]
Interessarci degli altri, comunicarci agli altri, ci fa compiere il supremo, anzi unico, dovere della vita, che è realizzare noi stessi, compiere noi stessi. […]
La legge suprema, cioè, del nostro essere è condividere l'essere degli altri, è mettere in comune se stessi. […]”
(Luigi Giussani – “Il senso della caritativa”)
In che modo queste parole trovano riscontro nella tua esperienza?
Cosa può aiutarci a costruire la nostra umanità, e quindi a realizzare pienamente noi stessi?
I canti che pensavamo sono:
La canzone della Bassa (Pag. 82 del Libro dei canti nuovo)
Balada de caridade (Pag. 70 del Libro dei canti nuovo)
E mi veniva in mente anche
Mattone su mattone (Pag. 86 del Libro dei canti nuovo)
In allegato vi metto tutto il Libretto di Giussani: Il Senso della Caritativa
Buon Lavoro da Filippo
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